
Anonimo Utente non registrato 31/07/2007 23:42:24
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Abito in un condominio da 30 anni e da 15 una piccola parte di condomini sostiene che le tabelle sono sbagliate, perché a loro avviso pagano troppo. Hanno chiesto all'amministratore di indire la centesima assemblea sull'argomento e non c'era, come sempre, l'unanimità. Questi n condomini hanno incaricato l'amministratore di far redigere a loro spese una nuova tabella millesimale che hanno presentato all'assemblea. Non essendoci stata l'unanimità, l'amm. ha mandato insieme al verbale una lettera non intestata in cui si dice che chi non approverà le tabelle allegate alla lettera verrà portato in giudizio dai condomini (non specifica mai chi fa l'azione) e che la causa verrà seguita dall'avvocato xy . L'80% dei condomini avrà i millesimi aumentati, solo 2 condomini sono quelli avvantaggiati (uno non paga le spese da anni, e l'amministratore dice che i soldi li mette lui al posto di questo tizio!). La lettera con racc. A/R ci è arrivata dal condominio e non dallo studio dell'avvocato. Ho consultato un avvocato a mia volta, che mi ha detto che visto che sono rimasta da sola, il giudice potrebbe valutare negativamente il mio comportamento e richiedermi una controperizia che dovrò pagarmi da sola. Che fare? Posso impugnare l'assemblea di condominio e in qualche costringere l'amm. ad ammettere il suo operato in difetto di forma? Grazie per una rapida risposta. Saluti Alessandra Antico
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