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![]() evas Utente registrato 28/03/2017 17:29:01 |
![]() Sono proprietaria di un appartamento insieme a mio marito. Circa due settimane fa ho ricevuto il bilancio consuntivo 2016 e il bilancio preventivo del 2017 e con mio stupore ho appreso che quest'anno le spese condominiali sono lievitate in maniera esosa a causa di un errore del software dell'amministratore. Per farla breve, dal 2007 (anno di sostituzione del software) al 2015 i costi di amministrazione di due scale (la 19, di cui faccio parte, e la 21) sono stati addebitati ai condomini della scala 17. Oggi l'amministratore chiede ai condomini delle scale 19 e 21 di rimborsare tali costi. A tal fine ci ha "concesso" una dilazione di un anno spalmando gli oneri amministrativi in questione sulle rate delle spese condominiali che comunque avremmo dovuto pagare. Morale della favola: fino ad oggi le spese condominiali ammontavano a circa 200 euro ogni 3 mesi, quest'anno ci troviamo a pagare rate bimensili di quasi 400 euro. I condomini della scala 17, invece, sono tutti a credito. Ho due figli, un mutuo da pagare, le bollette e tutto il resto... queste spese impreviste gravano in maniera pesante sul bilancio della mia famiglia. Mi chiedo: è legittimo quello che l'amministratore ci sta chiedendo? Non esiste una prescrizione oltre la quale certi diritti non possono più essere pretesi? E' possibile che mi si chieda di pagare degli importi maturati nel lontano 2007-2008? Il fatto è che non voglio pagare ciò che non sono tenuta a pagare, soprattutto se si considera che tutta questa incresciosa situazione si è venuta a creare per un errore non mio di cui sono venuta a conoscenza solo oggi... Aspetto fiduciosa un vostro consiglio su come muovermi per tutelare i miei diritti Grazie Eva |
![]() claistron Staff 10230 interventi 28/03/2017 18:37:09 | ![]() I debiti condominiali si prescriverebbero in 5 anni (5 + l'anno in corso). Il condominio però non è una SPA, è solo un "ente di gestione" dove sono i condómini che gestiscono le spese per il tramite dell'amministratore. Si potrebbe imputare il disguido-errore all'amministratore, ma ci vorrebbe il pronunciamento di un giudice, che potrebbe valutare a modo suo la situazione e decidere in un modo o in un altro. Nel tuo caso, diciamo la verità! Hai goduto di un "illecito sconto" non dovuto per un buon periodo di tempo. Ai fini giudiziari hai ricevuto un "illecito arricchimento" che dovrai necessariamente correggere. Se l'amministratore (che ha le sue colpe), ti garantisce una dilazione sul rientro, non puoi far altro che aderire. Se non paghi potresti essere soggetta a decreto ingiuntivo per la cui opposizione dovresti prima passare per la "mediazione obbligatoria" (costo oltre 500€ non recuperabili), poi per una causa civile dagli esiti incerti e dai costi elevati. Decidi tu come vuoi comportarti, noi non possiamo sapere a priori ciò che deciderebbe un giudice. |
![]() evas Utente semplice 1 interventi 28/03/2017 21:33:36 | ![]() Fortunatamente l'amministratore si è reso disponibile per concordare un piano di recupero più comodo. Saluti Eva |