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![]() winter Utente registrato 31/01/2011 10:14:37 |
![]() La casa dove dovrei andare ad abitare è affittata ad una famiglia composta da una donna e dai suoi genitori, di cui la madre è portatrice di handicap e il padre ultrasessantacinquenne. Il loro contratto di locazione scade tra circa due mesi, ma hanno già espresso la loro volontà a non lasciare la casa. La proprietaria della suddetta casa è mia nonna, che nel corso degli ultimi mesi si è aggravata per demenza senile. DI fatto, prima di aggravarsi ha inviato regolare disdetta con addirittura 10 mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Nel corso di questi 8 anni non è mai stato adeguato l'affitto secondo il canone ISTAT, in più la nostra famiglia, da contratto, ha mantenuto l'uso della cantina, a cui si accede attraverso il giardino dell'abitazione, ma di cui non abbiamo mai fatto uso, proprio per non recare disturbo agli inquilini. Adesso io mi trovo in una condizione disagiata, in quanto vivo con mio marito e due figli piccoli (3 anni e 1 anno) in casa con i miei genitori e mio fratello, in un'abitazione assolutamente non adeguata ad ospitare due famiglie. Gli inquilini possono avere una proroga anche se io ho necessità effettiva di andare in quella casa? Inoltre ho letto che per la legge 431/98 erano tenuti a inviarmi una raccomandata entro 60 giorni dalla ricezione della mia raccomandata di diniego, ma io non ho ricevuto niente. Vorrei sapere se i tempi dello sfratto esecutivo in un caso come questo sono accettabili.. Grazie anticipatamente. |
![]() claistron Staff 10245 interventi 31/01/2011 12:47:44 | ![]() L'esperienza insegna che i giudici concedono proroghe all'infinito per queste situazioni. Dovrete trovare una via diversa e condivisa per la soluzione. Un avvocato appare indispensabile. |
![]() winter Utente semplice 1 interventi 31/01/2011 15:17:08 | ![]() Ho cercato di venire incontro ai miei inquilini cercandoloro altre soluzioni abitative, anche più idonee alle condizioni della madre sulla carrozzina a rotelle, in quanto la casa che hanno in locazione si sviluppa su tre livelli, mentre io ho trovato tutte case su uno stesso piano o appartamenti muniti di ascensore per disabili, ma nessuna delle opportunità da me trovate è andata bene per loro. Ma come è possibile che le esigenze di una famiglia, per quanto disagiata, abbiano la priorità sulle esigenze di una famiglia con due bambini che pur avendo una casa di proprietà non può usufruirne? Ed eventualmente, posso chiedere i danni per il mancato rilascio della casa, dato che onestamente i miei figli risentono molto di questa situazione? (io e i bambini dormiamo in una stanza singola e mio marito sul divano, non abbiamo un nucleo familire stabile e sia mio fratello che i miei genitori interferiscono nell'educazione dei piccoli) Grazie per la vostra disponibilità e gentilezza. |
![]() claistron Staff 10245 interventi 31/01/2011 19:44:06 | ![]() In ogni comune sono stabiliti gli indici massimi di abitabilità. Vi devono essere determinati metri quadrati disponibili in base al numero delle persone residenti. Accertati presso l'ufficio tecnico o l'ufficio edilizia del tuo comune ove i limiti siano superati, potrebbe darvi una mano per la risoluzione del problema. |