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![]() scasetti Utente registrato 19/01/2011 18:58:29 |
![]() ho un problema: circa due anni fa ho sostituito gli infissi di casa mia cambiando il materiale, da alluminio a pvc, ma non la forma. Visto che nella mazzetta dei colori da scegliere non ce ne era uno identico a quelli in alluminio, sono andato dall'amministratore per chiedere se potessi variare leggermente la tonalità di grigio ed ho fatto scegliere a lui il colore che più si avvicinasse all'originale. Il colore scelto dall'amministratore è in effetti un pò più scuro degli originali e prima di confermare l'acquisto ho espressamente detto che non avrei voluto beghe con i condomini riguardo questa scelta. L'amministratore, non solo si è tenuto un campione del colore, ha anche detto che, visto che sono il primo a metterli in pvc, gli altri si sarebbero dovuti adeguare al "mio colore". Dopo 2 anni mi arriva una lettera che mi incita a cambiare il colore degli infissi perché un condomino si è lamentato. Ieri c'è stata la riunione di condominio e mi è stato chiesto di verificare la fattibilità del cambio colore (opera di riverniciatura o applicazione di una pellicola), io ho fatto notare che per non andare contro il condominio ho chiesto all'amministratore che poi ha scelto il colore, ma l'intimazione a cambiare il colore degli infissi è stata deliberata. La mia domanda è: è possibile che mi si chieda di adeguarmi al colore originale (stiamo parlando di tonalità di grigio e la mia casa non è sulla pubblica via) dopo 2 anni? Visto che altri condomini hanno anche variato la sagoma e il colore (in questocaso più chiaro e meno evidente) cosa posso fare per proteggermi da un'eventuale causa? grazie, buona serata Lucio |
![]() claistron Staff 10224 interventi 19/01/2011 20:41:51 | ![]() Il colore degli infissi e finestre esterne si degrada e cambia sensibilmente per il sole e le intemperie. Quello che ora sembra brillante, dopo un paio di anni apparirà di tonalità sicuramente diversa. Ti fornisco precisi riferimenti giurisprudenziali che sottoporrai all'amministratore e ai condómini "agitati" al fine di farli "calmare". Al "solito" link trovi ciò che ti serve: http://www.condomini.altervista.org/DecoroArchit.htm |
![]() scasetti Utente semplice 3 interventi 20/01/2011 11:47:53 | ![]() |
![]() scasetti Utente semplice 3 interventi 20/01/2011 12:07:50 | ![]() Il decoro architettonico condominiale va tutelato solo in base a circostanze concrete e l'intervento di un proprietario non può essere censurato se già precedenti alterazioni sono avvenute nella struttura dell'immobile da parte di altri condómini. Cassazione civile , sez. II, sentenza 17.10.2007 n° 21835 (ulteriori riferimenti: Cassazione civile 10324/08 e Cassazione civile 26796/07). ...... Il motivo è infondato. A prescindere dal rilievo che la corte ben poteva dissentire dal parere del consulente tecnico, offrendo adeguata motivazione sul punto, va osservato che nessuna contraddizione può riscontrarsi nella specie, perchè il consulente ha espresso un giudizio tecnico estetico sulla obiettiva lesività dell'opera realizzata dalla convenuta, mentre la corte ha fatto applicazione di corretti principi giuridici, più volte affermati da questa corte (cfr. Cass. 15.4.2002, n. 5417), ritenendo che la lesività estetica dell'opera abusiva - costituente l'unico profilo di illegittimità dell'opera stessa addotto dall'attrice - non poteva assumere rilevanza in presenza di una già evidente grave compromissione di detto decoro a causa di precedenti interventi. |
![]() claistron Staff 10224 interventi 20/01/2011 13:53:20 | ![]() Falli valere! |
![]() scasetti Utente semplice 3 interventi 20/01/2011 16:23:53 | ![]() ![]() ![]() ![]() grazie mille! mi batterò come un leone!!! |